.... Jan Garbarek senz’altro la vorrebbe come cantante. Mari Boine le farebbe spontaneamente da supporter subito dopo i „Biermösl Blosn“, il famoso complesso bavarese. A volte i suoi brani ricordano i cantautori, a volte delle improvvisazioni jazz o la musica sacrale oppure folk. Regina Lindinger usa la sua voce come uno strumento musicale, ma a differenza da altri cantanti non si accontenta di imitare degli strumenti tradizionali, né tanto meno utilizza la sua voce soltanto per creare toni sorprendenti. Questi sono soltanto dei fenomeni secondari accettati con molta simpatia. 

Anzi, Regina Lindinger usa la sua voce nel modo che ritiene più adatto al singolo brano. Talvolta improvvisa liberamente, poi fa soundcollage oppure canta semplicemente. „Aufbruch“ contiene anche parecchi brani del tipo che mi aspettavo da questo CD, cioè musica meditativa, sciamana. Ma non mi viene la nausea che provo di solito a sentire questo tipo di musica, al contrario, sento il fascino di questa donna e riascolto sempre di nuovo le sue note.